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"Mentre un cliclo di chemio costa diverse centinaia di Euro, un trattamento con il CRM197 non costerebbe quasi niente, forse per questo è poco appetibile per le cause farmaceutiche. Senza contare che mentre la chemio distrugge anche le cellule sane, il CRM197 si basa sulla stimolazione del sistema immunitario."

(Anna Maria Buzzi)

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"Ma mi fa più male che il cancro sia il più grosso affare economico del secolo..." (Giorgio Gaber)

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Assemblea della Fondazione del 28/04/2011

posted by admin
mercoledì, maggio 4, 2011

Il 28 Aprile, presso il Beach Resort di Punta Marina, si è riunita l’assemblea della Fondazione Silvio Buzzi.

Alla presenza della quasi totalità dei soci fondatori e sostenitori è stato presentato e approvato il bilancio consuntivo del 2010 ed è stata poi illustrata la panoramica dei progetti in programma per il 2011.

Per quanto riguarda l’applicazione del CRM197 in ambito cardiovascolare, si è illustrata la prospettiva di iniziare a breve il trial clinico (su protocollo già presentato dal Dott. Silvio Buzzi all’ISS nell’aprile 2009), in collaborazione con l’Ospedale Accreditato Casa di Cura San Francesco di Ravenna e con l’Ospedale Rodolico di Catania.

Per quanto riguarda il risveglio in Italia dell’interesse per l’applicazione oncologica, si sta organizzando una conferenza nazionale (da tenere a Ravenna in data 24/09/11) in cui si prevede di:

1) presentare la molecola, la sua sicurezza ed il suo attuale impiego nei vaccini ( Dr. Solhail, Novartis, Siena)

2) presentare i possibili impieghi terapeutici innovativi in ambito cardiovascolare ed in ambito oncologico anche tramite la casistica raccolta dal Dr. Silvio Buzzi

3) Illustrare gli incoraggianti risultati ottenuti fino ad ora dai colleghi giapponesi nel loro trial sul carcinoma ovarico avanzato, dati presentati dai professori Mekada e Miyamoto delle Università di Fukuoka e Osaka che interverrebbero in prima persona.

Questa tappa rappresenterebbe per loro un ritorno alla partenza visto che, proprio nel 2007, a Ravenna, Mekada e Miyamoto incontrarono Silvio Buzzi e conobbero più approfonditamente le sue esperienze con il Crm197 in oncologia; successivamente, il Dottore li raggiunse in Giappone per agevolarli nell’ottenere l’approvazione dal Ministero della Salute per il loro trial (approvazione in passato negata e, alla presenza di Buzzi nel settembre 2007, concessa).
Il progetto ha ottenuto molto successo ed interesse, per cui molti soci si sono impegnati a cercare contatti per meglio pubblicizzare l’evento e per farlo anche uscire dai confini di Ravenna, cercando sponsor disposti a finanziare le spese (in parte coperte dalla Camera di Commercio di Ravenna che mette a disposizione anche la bella e spaziosa Sala Cavalcoli).

Dott.ssa Anna Buzzi

Intervista del quotidiano Il Resto del Carlino ad Anna Maria Buzzi

posted by admin
mercoledì, settembre 9, 2009

CON IL CRM197 COMBATTEREMO ICTUS E INFARTI

I trattamenti usati da Silvio Buzzi contro i tumori saranno utilizzati anche per le placche arteriose

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[ Clicca qui per leggere l’articolo in pdf ]

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La risposta della Dottoressa Buzzi alla domanda sui costi della terapia con il CRM197: “mentre un cliclo di chemio costa diverse centinaia di Euro, un trattamento con il CRM197 non costerebbe quasi niente, forse per questo è poco appetibile per le cause farmaceutiche. Senza contare che mentre la chemio distrugge anche le cellule sane, il CRM197 si basa sulla stimolazione del sistema immunitario” Un’ ulteriore conferma alla vergogna che da anni la nostra associazione sta denunciando !

INTERPELLANZA 2/00238

posted by admin
giovedì, ottobre 11, 2007

ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00238

Dati di presentazione dell’atto

Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 72 del 15/11/2006

Firmatari

Primo firmatario: BRUSCO FRANCESCO
Gruppo: FORZA ITALIA
Data firma: 15/11/2006

Destinatari

Ministero destinatario:

  • MINISTERO DELLA SALUTE

Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 15/11/2006

Stato iter:

IN CORSO

Atto Camera

Interpellanza 2-00238
presentata da
FRANCESCO BRUSCO
mercoledì 15 novembre 2006 nella seduta n.072

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:

da recenti notizie di stampa, tra le quali l’ultima è risalente al 5 febbraio 2006 sul quotidiano il Giornale (articolo intitolato «La mia tossina anti-cancro»), si apprende che una particolare proteina, la CRM 197, indurrebbe il sistema immunitario a bloccare l’avanzata del tumore e a volte a farlo regredire: lo scopritore è il dottor Buzzi Silvio di Ravenna, che studia la proteina da circa trent’anni;

gli studi del dottor Buzzi, sono stati pubblicati su prestigiose riviste specialistiche tra le quali Cancer Research (la rivista ufficiale dell’American Association for Cancer Research che raduna i massimi oncologi del mondo e che ha cooptato lo studioso italiano fra i suoi membri attivi), su Cancer Immunology and Immunotherapy e sulla britannica The Lancet, che è dal 1823 la massima espressione scientifica dei clinici;

la proteina CRM 197 viene utilizzata nel nostro paese già da molti anni nei vaccini destinati ai bambini, come per esempio il vaccino antimeningococcico, e pertanto non è tossica o pericolosa per la salute;

la sostanza, iniettata al paziente neoplastico, risulterebbe efficace in tutti quei casi in cui le attuali terapie contro il cancro non sortiscono effetto se non quello di prolungare di qualche settimana la sofferenza dei pazienti;

tuttavia sembrerebbe che la proteina in oggetto sia di difficile reperibilità, e che venga consegnata al medico con difficoltà dalla sola filiale di Siena della Chiron spa -:

se il Ministro interrogato non intenda verificare la veridicità di quanto esposto in premessa, avviando in caso positivo la sperimentazione e la successiva utilizzazione del prodotto.

(2-00238) «Brusco».

Classificazione TESEO:

CONCETTUALE:

SPERIMENTAZIONE CLINICA, STUDI E RICERCHE, TUMORI


Metodo CRM 197
ORDINE  DEL  GIORNO
Il Consiglio Regionale della Campania,
Premesso che:
da recenti notizie di stampa, tra le quali l’ultima risalente al 19 aprile 2006, si apprende che una particolare proteina, la CRM 197, indurrebbe il sistema immunitario a bloccare l’avanzata del tumore e a volte a farlo regredire;
in particolare si legge  che un cittadino napoletano, il signor Gabriele Migliaccio nel tentativo disperato di aiutare la mamma ammalata di tumore,  sta in questi giorni facendo appello, con tutti i mezzi a sua disposizione,  al Ministero della Salute affinché si continui la produzione della tossina anti-cancro, CRM 197, che, nonostante gli ottimi risultati ottenuti, non viene più prodotta.
lo scopritore è il dottor Buzzi Silvio di Ravenna, che studia la proteina da circa trent’anni;
gli studi del dottor Buzzi sono stati pubblicati su prestigiose riviste specialistiche tra cui Cancer Research, la rivista ufficiale dell’American association for cancer research che raduna i massimi oncologi del mondo e che ha cooptato lo studioso italiano fra i suoi membri attivi, su Cancer Immunology and Immunotherapy e sul britannico The Lancet, che è dal 1823 la massima espressione scientifica dei clinici;
la sostanza iniettata al paziente neoplastico riuscirebbe dove le attuali terapie contro il cancro non hanno sortito effetti se non quello di prolungare di qualche settimana la sofferenza dei pazienti;
Considerato che:
il  lotto gratuito di CRM 197, un derivato della tossina difterica in grado in molti casi di bloccare l’avanzata del tumore e a volte di farlo scomparire, è finito nel 2003 e il dottor Silvio Buzzi, suo scopritore e sperimentatore,  proprio non saprebbe come e dove procurarsene dell’altro;
il preparato è assolutamente privo di tossicità. Pare, infatti,  che non occorre privare i pazienti delle cure convenzionali (chirurgia, chemioterapia, radioterapia). Basta solo una puntura. In aggiunta. Zero rischi.
la proteina CRM 197 viene utilizzata nel nostro paese da molti anni come un vettore coniugante oligosaccaride per i vaccini destinati ai bambini, come per esempio il vaccino antimeningococcico, e quindi, non è tossica o pericolosa per la salute, per cui parrebbe possibile accorciare o scavalcare la fase di sperimentazione;
Impegna
il Presidente e la Giunta Regionale della Campania
intervenire presso il Ministero della Salute affinché si riprenda la produzione di tale farmaco nella Chiron vaccines di Siena, unico stabilimento dove è stata fino ad ora prodotta;
di promuovere qualsiasi iniziativa  tesa  a incentivare la ricerca e la sperimentazione affinché non si perda nessuna scoperta nel  tentativo di dare un’ulteriore speranza a tutti i malati di cancro.

Cancro, il Giappone ci scippa la cura snobbata dal Ministro Turco

posted by admin
venerdì, maggio 11, 2007

Da “Il Giornale” – 11 maggio 2007 – di Gabriele Villa

Ravenna – Saranno un bel diecimila chilometri. Metro più metro meno. E loro li hanno fatti, sono partiti da Osaka e da Fukuoka. Dal Giappone sono arrivati a Ravenna. A spese e per conto del governo di Tokio. Tre giorni di full immersion. Per imparare. «Loro» sono il professor Esuke Mekada, il dottor Shingo Miyamoto, il dottor Hosoi. Ricercatori e uomini di scienza che è difficile immaginare seduti come degli scolaretti ad ascoltare le parole di un medico italiano cui da trent’anni, in Italia, sbattono la porta in faccia solo perché ha avuto un’intuizione sorprendente che può aiutare a combattere il cancro. Quella del dottor Silvio Buzzi, 77 anni, neurologo di Ravenna, è una storia già nota ai lettori del nostro giornale. L’ha raccontata Stefano Lorenzetto, poi è stata abbozzata semiclandestinamente qua e là. Scampoli di buona stampa, sempre non richiesti, su un uomo che, nella sua vita, anziché inseguire popolarità e guadagno, dopo un’illuminazione avuta in sala operatoria quarant’anni fa (leggere il libro autobiografico il Talco sotto la Lampada – Edizioni Ares) ha invece inseguito a ritroso il percorso della tossina che provoca la difterite, arrivando ad accertarne la sua valenza antitumorale.

Una carta in più da giocare in una lotta che non ammette esitazioni. Un’opportunità legata alla fortuna e all’accoglienza, che finora non ha avuto, del Crm197, una replica della tossina difterica alla quale è stato sostituito l’unico aminoacido nocivo dei 535 che la compongono. Buzzi ha testato il Crm197 su 600 malati, casi descritti in uno studio pubblicato da Cancer Research nell’82, iniettando direttamente la tossina difterica. E su altri 400 la tossina bollita, atossica al pari del Crm197. Usando il Crm197 contro il cancro nel 30% dei casi ha ottenuto una riduzione del tumore: dal 50% fino alla completa guarigione. Anche se ha sempre ripetuto che il Crm197 «non è la vittoria sul cancro ma solo un contributo alla lotta». Le sue ricerche sono finite su Cancer Immunology e The Lancet e, fresco di stampa, anche su Therapy. Riviste che non sono fumetti. Fatto sta che il mite dottore, colpevole anche di non avere santi nel paradiso rosso della politica, tiene l’arma ma non le munizioni. Perché il ministero, l’Agenzia del farmaco, e anche la Novartis, che possiede la molecola-chiave, non se la sentono di tentare. Di concedergli anche una goccia di quella sostanza. Mica è il Viagra, il Cmr197, no? Dal 1997 al 2003 Buzzi ha dovuto pietire per averne 700 milligrammi. Poi più nulla. Pare di rileggere la vicenda di un tale professor Di Bella, trascinato a furor di popolo sui giornali, cui la Bindi fu costretta a tendere la mano ma che, appena ne ebbe occasione, si affrettò ad accompagnare all’uscita di servizio facendo archiviare la sua multiterapia con una sperimentazione maldestra, come accertarono carabinieri dei Nas e giudici. Perché se una autorevole delegazione di ricercatori e oncologi viene dal Giappone apposta per incontrare l’umile dottore italiano, il ministro della Salute Livia Turco non si degna nemmeno di ascoltare le sue richieste, guardarlo negli occhi e tastare il polso della sua ostinazione.

Convocato è stato convocato a Roma, il dottor Buzzi, ma solo per sentirsi ordinare, era il 19 aprile, nella sede dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, ministero della Salute, di smetterla di strepitare per aver qualche fiala del suo benedetto Crm197. E di starsene lontano dai giornali, dagli ospedali e dalle aziende farmaceutiche che potrebbero aiutarlo. Autoeclissarsi, insomma. Allontanarsi persino dai malati di tumore che, stando così le cose, importante precisarlo, è perfettamente inutile che bussino alla sua porta. Anche se avrebbero il diritto di scegliere la terapia da seguire. E che, inferociti, urlano la loro rabbia on line nel sito www.crm197.it. Ma da ieri Buzzi si sta prendendo la sua più bella soddisfazione: ore e ore a parlare con la delegazione giapponese, affiancato dalla figlia Anna, pure neurologa.

Decine di sue ricerche sul tavolo, filmati, diapositive, disegni. E i nipponici che chiedono e annotano per fare un pieno di informazioni. «Perché a novembre – annuncia il dottor Shingo Miyamoto, oncologo ginecolocigo, esperto di biologia molecolare della Kyushu University di Fukuoka – proprio grazie all’esperienza raccolta dal dottor Buzzi, avvieremo un trattamento iniettando il Crm197 su 18 donne affette da carcinoma ovarico, una patologia che il derivato della tossina difterica ha già dimostrato di far regredire se non addirittura annientare».

E il team leader della delegazione, il professor Esuke Mekada, direttore del dipartimento di ricerche microbiologiche dell’Università di Osaka, allievo del professor Uchida che inventò il Crm197 ma lo sperimentò solo sulle cavie, aggiunge: «Non ci importa che il nostro collega sia isolato o boicottato, siamo qui per imparare e per invitare il dottor Buzzi in Giappone. Saremmo molto lieti che affiancasse la nostra attività di ricerca». Mekada e Miyamoto non hanno perso tempo e con la benedizione del governo giapponese hanno già brevettato l’uso del Crm197 come antitumorale. Sorride di soddisfazione il medico ravennate che sognava di diventare come il dottor Manson della Cittadella di Cronin. Per lui è una vittoria morale, certo. Ma per quest’Italietta popolata di presuntuosi supporter della chemioterapia è un’altra sconfitta.

Il dottor Silvio Buzzi mantiene un cortese ma fermo riserbo da quando il capo dell’Ufficio Tecnico del ministero della Salute, il professor Vincenzo Saraceni, si è incontrato con lui lo scorso 7 marzo. Era necessaria questa presa di contatto soprattutto perchè in maniera chiara ed evidente, due personalità dell’oncologia italiana avevano affermato di essere pronte a sottoporre a test la tossina nata dalla difterite. Il dottor Gianmaria Fiorentini, direttore del Dipartimento oncologico dell’Ausl 11 di Empoli (e rappresentante dell’Istituto Tumori Toscano), e il professor Umberto Tirelli, direttore del Dipartimento di oncologia medica del Centro di riferimento oncologico di Aviano (Pordenone) hanno infatti fatto sapere di essere pronti a passare ad una sperimentazione sulla CRM 197..La scelta dei giapponesi di effettuare prove sulla CRM197 ha indotto molti ad una diversa impostazione di fronte al ritrovato . La tossina, fino ad oggi, è stata somministrata da Buzzi a oltre un migliaio di pazienti, alle prese con le più svariate forme di tumore. Gli oncologi giapponesi contano di testare la tossina nel campo dei tumori dell’ovaio. Il melanoma è invece l’interesse principale degli oncologi toscani, mentre il professor Tirelli ad Aviano intenderebbe lavorare sui carcinomi renali Il ministero della salute adesso dovrà redigere un preciso protocollo che fissi tappe e modalità della sperimentazione, e bisognerà anche attendere l’approvazione dei Comitati Etici Si spera di concludere la vicenda entro la fine dell’anno anche se occorre ancora ottenere la tossina oggetto di tanta attenzione dai laboratori dell’azienda Chiron di Siena, di recente acquisita dal colosso Novartis, opportunamente trattata e pronta in fiale. Gli uffici ministeriali hanno già garantito che proseguiranno in ogni caso la collaborazione per verificare il ruolo antitumorale del CRM197. Buzzi è il primo a dire” aspettiamo le prove e gli esami clinici edi laboratorio prima di pronunciarci. In queste vicende occorre tanta pazienza” Ed ad onor del vero lui di pazienza già ne ha dimostrata tanta.. Soprattutto tanta tenacia.