Associazione Scelta di Cura in memoria di Luigia Tortora e Tommaso Pistoia
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Dalla rete: le cure proibite
Trailer del film “Cancro – le cure proibite” di Massimo Mazzucco, disponibile su luogocomune.net
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Di padre in figlia.
Comunichiamo ai soci, ai malati, a tutti i simpatizzanti che la Dottoressa Anna Maria Buzzi, figlia di Silvio e da sempre Sua collaboratrice e compagna di ricerche, ci ha confermato che proseguirà il lavoro del padre.
Il nostro impegno civile e la nostra attività di diffusione dunque non terminano con la morte di Silvio, ma proseguono, al fianco di Anna Maria, ancora più imperterrite e determinate.
La storia del CRM197 continua nel nome di Silvio Buzzi.
Thomas Pistoia
Ravenna: il consiglio comunale ricorda Silvio Buzzi
RAVENNA – In apertura della seduta del consiglio comunale di ieri pomeriggio il presidente Valter Fabbri ha ricordato figura dell’oncologo Silvio Buzzi recentemente scomparso, rievocando il suo impegno nella ricerca delle cure per combattere il cancro. “Un impegno – ha detto – il cui valore è stato ampiamente riconosciuto dalle riviste internazionali del settore e dalle autorità mediche giapponesi che per prime hanno accettato con successo di adottare il suo farmaco sui malati. Ma che anche la nostra città si apprestava a valorizzare come testimonia l’annuncio della Camera di Commercio di volergli conferire un premio prestigioso”.
Al cordoglio di Fabbri e per testimoniare l’apprezzamento per i risultati ottenuti da Buzzi nella ricerca e nella sperimentazione del suo farmaco nonchè la sua carica umana, si sono uniti i consiglieri: Alvaro Ancisi di lista per Ravenna, Maurizio Bucci di FI.-Pdl, Daniele Perini dell’Ulivo-pd, Diego Rubboli di Pdci e l’assessore Giannnantonio Mingozzi.
In particolare Ancisi ha proposto di intitolare al medico scomparso un spazio pubblico attinente alla sua vocazione, come potrebbe essere un reparto o un ambulatorio ospedaliero, “come gesto duraturo di riconoscimento e di memoria per questo uomo di scienza e di ricerca che per anni è stato incompreso e osteggiato proprio nella sua città”.
Fonte: romagnaoggi.it
Corriere della Sera – 5 ottobre 2008
C’è del marcio nell’AIFA?
Denaro, solo denaro. Non c’è (e nessuno meglio di noi può saperlo) altro interesse, non esiste altro bersaglio.
Avide spugne avvolte in un camice bianco decidono se sia più conveniente dal punto di vista economico questo o quel medicinale; se si guadagni di più a salvare, a tenere a malapena in vita, o addirittura a non curare assolutamente i cittadini.
Sì, certo che lo sappiamo. E’ una storia che noi del CRM197 conosciamo fin troppo bene,
Lobby farmaceutiche ed oncologiche hanno deciso che no, la terapia del Dott. Buzzi non conviene, non rientra nel business, non porta ricchezza.
E allora morite gente! Morite o assistite inermi alla morte dei vostri cari, alle loro chemio e radioterapie spesso inutili e devastanti, che ve li riducono a scheletri, ad amebe, a esseri irriconoscibili, alieni che viaggiano veloci da questo all’altro mondo.
E’ il mercato del farmaco, signori. Una storia che in italia si ripete periodicamente. Ogni tanto si scopre che qualcuno ha pagato perchè non si sapesse che questo o quel farmaco non aiuta, non serve, non è il migliore, anzi fa male. Ogni tanto si scopre che qualcuno calpesta il nostro diritto alla salute, quello dei nostri figli, anche quando sono solo bambini.
Non ci sono colpevoli senza tre gradi di giudizio, va bene, Ma in una società in cui almeno a parole c’è la libertà di pensiero, beh, lasciateci liberi di pensare che Guariniello ha trovato del marcio nell’AIFA e nei suoi rapporti con le case farmaceutiche; lasciateci liberi di credere fermamente che il CRM197 è ignorato, boicottato, eliminato (perlomeno in Italia) da ogni protocollo di sperimentazione onesto e serio, perchè ci sono interessi che sarebbero seriamente danneggiati dalla sua diffusione.
No, quale stupore. Ci stupiamo caso mai che qualcuno abbia avuto il coraggio e le palle di denunciare. Ci stupiamo che i media in un modo o nell’altro ne abbiamo parlato almeno una volta.
Ci stupiremo senz’altro se qualcuno verrà condannato, se qualche casa farmaceutica pagherà finalmente il fio dei suoi delitti.
Il marcio ogni tanto viene a galla, ma i criminali che lo producono pensano che la puzza qui in superficie non si senta, pensano che noi non ci si faccia caso.
Grazie a Guariniello per aver spruzzato nell’aria un po’ di deodorante.
Un profumo breve ma intenso.
Di speranza e giustizia.
Un’essenza che auspichiamo cominci ad aleggiare presto anche intorno a certi primari di oncologia empolesi e a qualche comitato etico fiorentino…
Thomas Pistoia
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