Associazione Scelta di Cura in memoria di Luigia Tortora e Tommaso Pistoia
Archive for the ‘Interventi dell’Associazione’ Category
8 Marzo 2017: il Consiglio Comunale di Ravenna discute la petizione pro sperimentazione delle cure oncologiche e cardiovascolari con CRM197
L’8 Marzo, presso il Consiglio Comunale di Ravenna si è discussa la pezione pro sperimentazione delle cure oncologiche e cardiovascolari con CRM197. Nell’occasione sono stati resi noti gli sviluppi degli studi su CRM197 a livello mondiale.
Nel mondo si moltiplicano gli studi sulla molecola.
In Giappone, il team di Mekada ha recentemente pubblicato i risultati del trial di fase 1 su carcinoma ovarico avanzato (risultati già esposti a Ravenna nel 2011 ma pubblicati solo ora per potere seguire nel tempo le pazienti): oltre alla comprovata innocuità della molecola si evincono chiare evidenze di efficacia. Lo stesso team ha ultimato (con gli stessi risultati) un trial di fase 1-2 sul carcinoma gastrico ed ha recentemente intrapreso un ulteriore studio sul carcinoma mammario triplo negativo.
Lo stesso gruppo di Mekada è anche autore di interessanti lavori preclinici su CRM197: uno è proprio su linee cellulari di carcinoma mammario triplo negativo e avendo dato ottimi risultati ha fatto da apripista al trial clinico attualmente in corso; un altro, pubblicato l’anno scorso, è quello che dimostra l’efficacia del CRM197 su linee cellulari di neuroblastoma (tumore del sistema nervoso centrale che colpisce prevalentemente l’infanzia e per il quale non esistono cure efficaci); a questo proposito ricordiamo che in un articolo pubblicato da Silvio nel 2004 viene descritto il caso di un lattante con neuroblastoma trattato con CRM197 nel 2000 e a tutt’oggi in buona salute.
Altri studi sono stati pubblicati a gennaio 2017 da parte di un team di Taiwan a conferma del meccanismo d’azione immunologico di CRM197 su HB-EGF.
Ulteriori studi clinici su CRM197 in oncologia si trovano digitando CRM197 cancer sul ClinicalTrials.gov. Si tratta del principale registro internazionale in cui debbono essere iscritte le sperimentazioni cliniche che vogliano avere il requisito della massima trasparenza e ripetibilità. Risultano in corso sperimentazioni sul mieloma multiplo e su vari tumori gastrointestinali che coinvolgono i seguenti Paesi: Ohio, Texas, Florida, Taiwan, Hong Kong e Thailandia.
Di seguito alcuni link:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28253574
[Reverse of the resistance to paclitaxel of the heparin binding-epidermal growth factor-like growth factor inhibitor in ovarian cancer]
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28143428
BK-UM in patients with recurrent ovarian cancer or peritoneal cancer: a first-in-human phase-I study
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28092674
A targetable HB-EGF-CITED4 axis controls oncogenesis in lung cancer
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27354636
Anti-tumor Effect of Intravenous Administration of CRM197 for Triple-negative Breast Cancer Therapy
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26168483
Validity of HB-EGF as Target for Human Neuroblastoma Therapy
Gli studiosi giapponesi hanno richiesto il brevetto per l’uso di CRM197 in moltissime forme tumorali.
Nella documentazione che esibiscono per favorire l’ottenimento dei brevetti le pubblicazioni di Silvio Buzzi sono la maggior parte.
Rendiconto Assemblea Fondazione Silvio Buzzi 2016
Stato dell’arte sui trial basati su CRM197: le applicazioni studiate da Silvio Buzzi per la molecola CRM197 sono due: quella cardiovascolare e quella oncologica. L’utilizzo cardiovascolare, per il quale Silvio Buzzi aveva predisposto un protocollo già sottoposto nel 2009 all’Istituto Superiore di Sanità, valutato positivamente anche se con qualche rilievo, non ha ancora trovato alcuna applicazione benchè, nonostante i grandi progressi fatti dalla medicina e dalle terapie chirurgiche o comunque invasive, le malattie legate alla placca aterosclerotica (ictus e infarto) restino la prima causa di invalidità e mortalità a livello mondiale. L’interesse mostrato da più centri di ricerca si è sempre scontrato con la mancanza delle risorse finanziarie necessarie: problema che resta ancora insoluto. Per quanto riguarda l’impiego della molecola in oncologia si è lentamente sviluppata una pista legata all’Istituto Mario Negri (Milano), già in essere a livello embrionale lo scorso anno. Nell’aprile 2016 è avvenuto un incontro tra il Dr.D’incalci dell’Istituto Negri (oncologo ed immunologo di fama internazionale e membro del comitato etico dell’omonima Fondazione Buzzi, legata a Unicem spa, che si occupa di mesotelioma) e alcuni rappresentanti della nostra Fondazione. Dall’incontro è emersa l’inefficacia sempre più conclamata delle chemioterapie nei confronti di certi tumori (come quello ovarico e molti tipi di tumori cerebrali), che invece, secondo la casistica esistente, sembrano rispondere in modo piuttosto soddisfacente al CRM197. Si è parlato della possibilità dell’organizzazione di un trial pilota, per il quale ci è stato richiesto di elaborare una sintesi di protocollo, mirato ad una delle forme oncologiche più resistenti nei confronti delle chemioterapie e responsiva invece al CRM197.
Il mondo apre sempre più al CRM197 in oncologia: consultando il Clinical trial.gov (il più importante registro internazionale dove vengono inseriti i trials attivati e i risultati raggiunti) si può vedere che, attualmente, i trials attivi con impiego oncologico di CRM197 sono tre. In particolare è in corso una sperimentazione su tumori dello stomaco, seno e colon-retto metastatici; nata a Taiwan ora è portata avanti anche negli Stati Uniti (Texas e Ohio); in Florida è attiva una sperimentazione sul mieloma multiplo; mentre su forme tumorali gastrointestinali, sempre metastatiche, è in fase di reclutamento un trial che coinvolge Taiwan, Thailandia, Hong Kong. I colleghi giapponesi dello staff del Prof. Mekada fanno riferimento ad un altro registro internazionale, nato proprio in estremo oriente. Le sperimentazioni attive fino a pochi mesi fa erano le due note: carcinoma ovarico avanzato e tumore gastrico, entrambe in fase II (non più solo valutazione della “safety” della molecola, ma anche efficacia). I risultati positivi ottenuti nella prima fase hanno indotto ad allargare il target dei pazienti arruolati e ciò, purtroppo, ha determinato un anticipato esaurimento delle risorse finanziarie. Pertanto, queste due sperimentazioni cliniche sono al momento in stand by visto che, in Giappone, i finanziamenti sono stati erogati solo da enti non profit e non da grandi aziende commerciali. Intanto anche in Giappone l’applicazione del CRM197 in oncologia si è allargata ed è proprio del mese di luglio 2016 la pubblicazione su Anticancer Research (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27354636#) di un ulteriore lavoro del team giapponese, stavolta diretto dal Dr. Shingo Miyamoto, sugli effetti altamente positivi del CRM197 iniettato endovena nel cancro al seno del tipo triplo negativo (cioè che, per assenza di una serie di recettori, non risponde alle varie linee di chemioterapia). Al momento si tratta di uno studio preclinico ma esistono già fondi stanziati da destinare ad un trial clinico che partirà, verosimilmente, entro l’anno. In Italia, anche se non esistono sperimentazioni ufficiali, ci sono persone che continuano a curarsi con CRM197, specialmente nei casi in cui le terapie convenzionali non hanno avuto effetto positivo. Spiccano alcuni casi nuovi, come quello di un giovane che, affetto da una forma oncologica molto aggressiva del pavimento del cavo orale e tentate inutilmente le chemioterapie compatibili, ha avuto un miglioramento sorprendente in seguito alla vaccinazione con CRM197 (maggiore benessere fisico dimostrato dalla sospensione della somministrazione di morfina per attenuare i dolori e della bombola dell’ossigeno, miglioramento degli esami clinici con notevole riduzione delle masse, evidente reazione del sistema immunitario rilevabile dalla sensibile variazione dei valori ematici). Vi sono poi casi “vecchi”che testimoniano la validità della terapia, a volte, anche nel lungo termine come quello di una giovane signora che, nel 2010, affetta da carcinoma ovarico metastatico, aveva avuto una prognosi di pochi mesi. Oggi è viva e sta bene, gli esami di routine non segnalano ripresa di malattia.. E’ un grande rammarico pensare che anche tante altre persone avrebbero potuto avere l’opportunità di provare il CRM197 magari avendo qualche beneficio in termini di benessere fisico e prolungamento della vita o, addirittura, una possibilità di guarigione. Giusta a questo proposito l’osservazione del socio fondatore Andrea Gardini: “ Bello potere dire di avere salvato qualcuno. Ma dobbiamo chiederci perché non siamo riusciti a salvarne molti di più”.
La petizione: come molti sanno, da alcuni mesi è stata attivata, su iniziativa del socio fondatore Diego Rubboli, una petizione per sensibilizzare il nuovo Sindaco di Ravenna De Pascale nei confronti delle sperimentazioni cliniche basate su CRM197. Siccome il Sindaco è anche la massima autorità sanitaria a livello locale e lo statuto dell’Ausl prevede che “ l’Azienda promuova e valorizzi la ricerca spontanea e indipendente…”, gli si chiede di adoperarsi perché venga considerata anche a Ravenna, nella culla dove l’idea era nata, la possibilità di attivare sperimentazioni con CRM197 in ambito oncologico e/o cardiovascolare, anche su piccola scala, con eventuali trials pilota per aprire poi la pista ad altri di più ampio respiro. La petizione ha riscontrato molto successo e riacceso interesse da parte di tante persone. Infatti non siamo più solo noi promotori della petizione a raccogliere firme, ma anche numerosi volontari (soci, non soci, anche persone non conosciute che hanno abbracciato la causa). Chi non vive a Ravenna può comunque contribuire firmando la versione “on line” attraverso il sito www.fondazionesilviobuzzi.org . La raccolta delle firme ha rivelato un grande interesse anche da parte dei giovani, anche sotto i 30 anni, molti dei quali non hanno conosciuto direttamente Silvio ma che, animati da un forte entusiasmo, si sono impegnati conseguendo anche la sottoscrizione di colui che poi è diventato Sindaco di Ravenna (De Pascale).
Tesseramento annuo volontario: dallo scorso anno è possibile, su base volontaria, sottoscrivere o rinnovare la tessera annua della Fondazione con un contributo minimo di 50€, per garantire alla Fondazione sostegno finanziario. E’ possibile per tutti ottenerla anche tramite bonifico (IT65 F0627 13100 CC 00000 97337), da segnalare all’indirizzo info@fondazionesilviobuzzi.org, insieme all’indicazione del domicilio a cui inviarla. La tessera vi verrà spedita direttamente a casa.
Assemblea annuale dei soci 2016
L’assemblea annuale della Fondazione Silvio Buzzi si terrà martedì 12/07 alle ore 18 presso l’Hotel Oceano Mare, Punta Marina, Via Del Timone n.13.
L’ordine del giorno previsto è il seguente:
– approvazione bilancio annuale 2015;
– possibilità di rinnovare la tessera annuale “ Socio Fondazione Silvio Buzzi”;
– presentazione dello stato dell’arte sulla sperimentazione del CRM 197 nella placca e in ambito oncologico;
– aggiornamento sulla petizione promossa dal Socio Fondatore Diego Rubboli per l’attivazione della sperimentazione anche a livello locale e possibilità, per chi non lo avesse ancora fatto, della sottoscrizione della stessa.
Ringraziamo tutti i soci per la collaborazione.
Vi attendiamo.
Un cordiale saluto.
Per Fondazione Silvio Buzzi
Anna e Silvia Buzzi
Petizione indirizzata al nuovo sindaco di Ravenna
Il consigliere comunale ravennate Diego Rubboli, socio fondatore della nostra fondazione, ha recentemente promosso una raccolta di firme per una petizione rivolta a colui che diventerà nuovo sindaco di Ravenna, affinché, in virtù della sua posizione di massima autorità sanitaria locale, si adoperi per far sì che la nostra ASL avvii la sperimentazione del CRM197 in campo oncologico e cardiovascolare.
Riportiamo di seguito la lettera con cui comunichiamo la notizia ai soci e il testo della petizione.
“Caro Socio,
il consigliere comunale Diego Rubboli, Socio Fondatore, biologo e collaboratore storico di Silvio, ha attivato una raccolta di firme per una petizione rivolta al nuovo sindaco di Ravenna, chiunque egli sia. Poichè il Sindaco rappresenta anche la massima autorità sanitaria a livello locale, nella petizione gli chiediamo che si adoperi perchè la nostra ASL promuova la sperimentazione con CRM197 applicato al campo oncologico e a quello cardiovascolare. Ti alleghiamo il testo completo. Diego è “itinerante” e non è quindi facile dare coordinate precise su dove si trovi giorno per giorno. Tuttavia è possibile firmare la petizione presso la sede della Fondazione Silvio Buzzi, qui da noi, in via Felisatti, 49, fino al 4 giugno. Se ritieni di potere coinvolgere altre persone e raccogliere a tua volta firme, sono disponibili copie dei moduli.
Ti ringraziamo di cuore per la tua collaborazione.
Un cordiale saluto,
Per Fondazione Silvio Buzzi
Anna e Silvia Buzzi”
————————
PETIZIONE
AL SINDACO DI RAVENNA
OGGETTO: Sperimentazione clinica della terapia anti-tumorale e anti-placca aterosclerotica, ideata dal dr. Silvio Buzzi, con utilizzo del CRM197 mutante atossico della Tossina Difterica.
I sottoscritti cittadini
chiedono al Sig. Sindaco del comune di Ravenna in qualità di massima autorità sanitaria locale e componente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, organismo deputato alla programmazione dei servizi della sanità pubblica nel territorio della AUSL Unica di Romagna ed al controllo della effettiva realizzazione di tale programmazione, di attivarsi per promuovere la sperimentazione in oggetto.
————————
ALL’AREA SERVIZI E PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI U.O. SPORTELLO UNICO, VIA BERLINGUER N.68 RAVENNA
Il sottoscritto RUBBOLI DIEGO, residente in ************ – 48121 Ravenna – tel. ******, in qualità di primo firmatario, presenta il seguente documento da allegare alla Petizione. In caso di assenza od impedimento, delega quale referente la Dr.ssa Anna Maria Buzzi, via Felisatti 49 – 48121 Ravenna – tel.*********.
PREMESSA
Il CRM197, mutante atossico della Tossina Difterica, è in grado di legarsi strettamente all’Heparin-Binding Epidermal Growth Factor (HB-EGF), un fattore di crescita appartenente al gruppo di ligandi che afferiscono al recettore dell’Epidermal Growth Factor. Tale recettore è stato trovato particolarmente fitto sulle membrane cellulari di molti tumori e su quelle delle cellule muscolari lisce e attivate della placca aterosclerotica. Per l’alta densità di HB-EGF sui tumori, il CRM197, fra il 1998 e il 2004, è stato ripetutamente testato, con risultati incoraggianti, su pazienti oncologici divenuti refrattari alle terapie convenzionali. Nell’anno 2000 tre pazienti anziani, affetti da patologia aterosclerotica carotidea, e in condizioni generali piuttosto critiche per ragioni diverse, accettarono di sottoporsi a un trattamento sperimentale col CRM197 e tutti ebbero una vistosa riduzione delle loro placche carotidee non calcificate.
Per quanto sopra esposto e con riferimento alla documentazione attestante i risultati finora ottenuti che saranno messi a disposizione dalla Fondazione Silvio Buzzi di Ravenna, i sottoscritti cittadini ipotizzano che questa molecola possa risultare utile come innovativo trattamento sia anti-tumorale sia anti-placca aterosclerotica e pertanto,
CHIEDONO al SINDACO
di attivarsi per promuovere una adeguata sperimentazione clinica del CRM197 come terapia anti-tumorale e/o anti-placca aterosclerotica nei presidi sanitari pubblici dell’AUSL di Romagna .
CRM197 contro il neuroblastoma
Il neuroblastoma è un tumore del sistema nervoso centrale ad alto grado di malignità che colpisce prevalentemente l’età infantile. Il neuroblastoma si divide in quattro tipi principali, a grado di malignità crescente; considerati tutti insieme (quindi non facendo riferimento solo al tipo più aggressivo) hanno una mortalità del 50% a 5 anni. Questo vuol dire che un bambino su due, colpito da neuroblastoma, non sarà vivo dopo 5 anni.
Nel 2004 Silvio Buzzi pubblicò “Cancer Immunology Immunotherapy”, insieme ad un team di collaboratori, il caso clinico di un lattante di 5 mesi colpito da neuroblastoma midollare e trattato nel 2000 con CRM197: i dati dimostravano che la massa tumorale si era ridotta del 50% dopo 3 mesi di trattamenti ed era completamente scomparsa a 12 mesi.
Oggi il lattante di allora è un adolescente in buona salute e frequenta il liceo.
Nell’agosto di quest’anno il team del Prof. Shingo Miyamoto (Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia – Università di Fukuoka, Dipartimento di Biochimica – Università di Fukuoka, Central Research Institute for Advanced Molecular Medicine – Fukuoka, Department of Pediatric Surgery –Fukuoka) ha pubblicato Anticancer Research uno studio che conferma i risultati ottenuti da Silvio Buzzi 15 anni fa. Peraltro l’eclatante risultato si riferisce ad uno studio preclinico (cioè su linee cellulari in provetta).
Spiace doversi chiedere quanti bambini avrebbero potuto negli anni successivi beneficiare di questa cura se gli studi del Dr.Buzzi non fossero stati ignorati fino ad oggi.
Di seguito è possibile scaricare i due studi in pdf.
CRM197 contro il neuroblastoma
Il neuroblastoma è un tumore del sistema nervoso centrale ad alto grado di malignità che colpisce prevalentemente l’età infantile. Il neuroblastoma si divide in quattro tipi principali, a grado di malignità crescente; considerati tutti insieme (quindi non facendo riferimento solo al tipo più aggressivo) hanno una mortalità del 50% a 5 anni. Questo vuol dire che un bambino su due, colpito da neuroblastoma, non sarà vivo dopo 5 anni.
Nel 2004 Silvio Buzzi pubblicò “Cancer Immunology Immunotherapy”, insieme ad un team di collaboratori, il caso clinico di un lattante di 5 mesi colpito da neuroblastoma midollare e trattato nel 2000 con CRM197: i dati dimostravano che la massa tumorale si era ridotta del 50% dopo 3 mesi di trattamenti ed era completamente scomparsa a 12 mesi.
Oggi il lattante di allora è un adolescente in buona salute e frequenta il liceo.
Nell’agosto di quest’anno il team del Prof. Shingo Miyamoto (Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia – Università di Fukuoka, Dipartimento di Biochimica – Università di Fukuoka, Central Research Institute for Advanced Molecular Medicine – Fukuoka, Department of Pediatric Surgery –Fukuoka) ha pubblicato Anticancer Research uno studio che conferma i risultati ottenuti da Silvio Buzzi 15 anni fa. Peraltro l’eclatante risultato si riferisce ad uno studio preclinico (cioè su linee cellulari in provetta).
Spiace doversi chiedere quanti bambini avrebbero potuto negli anni successivi beneficiare di questa cura se gli studi del Dr.Buzzi non fossero stati ignorati fino ad oggi.
Di seguito è possibile scaricare i due studi in pdf.
Aggiornamento sulla sperimentazione del CRM197 in Giappone
A beneficio di quanti ci domandano come procede la sperimentazione del CRM197 in Giappone, a seguito dei recenti contatti con i colleghi nipponici che stanno portando avanti il trial clinico oncologico, comunichiamo quanto segue.
– Il trial clinico sul carcinoma ovarico sta proseguendo ed è attualmente in corso la Fase II
– A questo primo trial se ne è affiancato un secondo, sul carcinoma gastrico
– L’attivazione di un secondo trial ha reso necessario il reperimento di nuove risorse e questo al momento ha comportato un rallentamento
– I risultati , anche se ancora non definitivi, sono molto incoraggianti
– I colleghi giapponesi hanno recentemente fatto domanda di brevetto per l’uso del CRM197 in molti tipi istologici tumorali (carcinoma ovarico, gastrico, cavo orale, colon-retto, ecc)
Fondazione Silvio Buzzi
Commenti Recenti